Alessandro Fedi (Firenze, Italy)
The hypnotic setting in the dental studio
Anxiety, fear and phobia of ‘the dentist’ are common in dental patients. In this paper, these issues will instead be examined in terms of anxiety, fear and phobia of ‘the dental studio’. The author describes a hypnotic setting for dental studios that can be ‘ergonomized’ through regular usage by means of an appropriate adaptation of the ambience in the waiting area, and especially in the dental rooms, as experimented since 2004 in the author’s studio. Often even with no formal induction, a state of trance can be induced in predisposed patients by means of various types of stimuli: sensorial, environmental, visual, aural, somatic-aesthetic and olfactory. Factors that contribute to inducing, maintaining and almost always deepening the state of trance are manual touch, general gesturing and voice tone/cadence of the operator, in addition to appropriate neurolinguistic verbal communication. The state of trance can be verified through phenomena such as temporal distortion, reorientation difficulty, cataleptic state and, rarely, discontinuity between the before and the after in relation to anxiety and fear. The fields of application that have been addressed through an induction almost purely from the ambience are: facilitation of trust on the part of the patient, reduction in anxiety and dental phobia, dental dam claustrophobia, phobias from the sight, sounds and odors of instruments, pedodontics, greater resilience in relation to particularly challenging treatments. In all other cases, the setting as described will surely facilitate the usual methods of induction and can contribute to disproving the frequently held notion among dentists that hypnosis may be a valid resource to enhance doctor-patient relations, but is excessively time-consuming for operational practice.
Il setting ipnotico dello studio dentistico.
Ansia, paura e fobia “dal dentista” sono comuni nei pazienti odontoiatrici. Esse vengono qui trattate essenzialmente come ansia, paura e fobia “dello studio dentistico”. Viene teorizzato quindi un setting di ipnosi odontoiatrica idoneo ad ergonomizzarne l’uso regolare tramite un’ idonea riambientazione dello studio dentistico sia nelle aree di accoglienza ma anche soprattutto in quelle operative, come realizzato già nel 2004 nello Studio dell’Autore. Spesso senza alcuna induzione formale, le stimolazioni sensoriali ambientali visive, auditive, somatoestesiche e olfattive così fornite provocano nei pazienti predisposti uno stato di trance. Il toccamento manuale, la gestualità generale dell’operatore, il tono e la cadenza dell’eloquio oltre che le submodalità linguistiche appropriate possono contribuire all’induzione, al mantenimento e quasi sempre all’ approfondimento. Lo stato di trance è verificabile apprezzando fenomeni come la distorsione temporale, la difficoltà al riorientamento, , uno stato di catalessia, raramente discontinuità tra il prima e il dopo rispetto ad ansie e fobie. I campi di applicazione relativi alla pressochè pura induzione ambientale sono risultati: facilitazione della relazione di affidamento da parte del paziente; diminuzione dell’ansia e fobia delle cure odontoiatriche e del dentista; claustrofobia da diga, fobia per rumori,odori e visione degli strumenti; pedodonzia; aumento della resilienza rispetto alla necessità di cure impegnative. In tutti gli altri casi il setting ambientale descritto è una sicura facilitazione agli usuali metodi di induzione e può contribuire a sfatare l’idea frequente presso i dentisti che l’ipnosi odontoiatrica sia un mezzo valido e adeguato di relazione medico-paziente, ma che “rubi” troppo tempo alla pratica operativa .